UNA PARTITA ALLE MACCHINETTE GLI COSTA LA LIBERTA'
REGGIO EMILIA - Era irreperibile dal luglio del 2014 e lo stavano cercando nell’intero territorio nazionale da quasi due anni, ma é stato tradito dal vizio del gioco. Coì è finito in manette un 35 cittadino ucraino senza fissa dimora, che domenica notte è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia, i quali hanno dato esecuzione ad un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 21 luglio del 2014 dall’Ufficio del Tribunale ordinario di Latina che a seguito dell’evasione del 35enne ha revocato allo stesso gli arresti domiciliari disponendo la custodia cautelare in carcere. Provvedimento restrittivo che è rimasto ineseguito essendosi l’interessato datosi alla macchia. Una latitanza che è finita a causa del vizio per il gioco dell’interessato che domenica notte si è intrattenuto in una sala giochi di Reggio Emilia per tentare la fortuna ai videopoker. Qui una pattuglia dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Reggio Emilia durante un controllo del locale si è imbattuto nel ricercato che intento a giocare ai videopoker è stato “costretto” ad abbandonare il gioco in quanto durante le procedure di identificazione è risultato essere sprovvisto dei documenti. Condotto in caserma il 35enne cittadino ucraino sottoposto alle procedure d’accertamento sulle proprie impronte digitali, al fine di accertarne in maniera univoca l’identità personale, è risultato essere un ricercato. Sul suo capo pendeva infatti l’ordinanza di custodia cautelare in carcere messe dal Tribunale di Latina che sostituiva la misura degli arresti domiciliari, che beneficiava a Latina per furto in abitazione e rapina. Misura quest’ultima che il 35enne ha violato evadendo dai domiciliari e dandosi alla macchia. Domenica notte l’epilogo e la fine delle ricerche del 35enne quando è stato sorpreso all’interno di una sala giochi di Reggio Emilia dove si intratteneva per giocare ai videopoker. Vizio che gli è costato la fine della sua “latitanza".



15/02/2016

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Paolo Ruini
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