UN CORTEO PER L'AMBIENTE
EMILIA ROMAGNA - Oltre un migliaio di persone hanno partecipato al corteo e alla manifestazione
promossa sabato pomeriggio scorso a Bologna da Comitato Besta BO, Comitato contro ogni autonomia differenziata ER, Confederazione Cobas BO, Legambiente ER, Parents for Future BO, Rete Emergenza Climatica e Ambientale ER, Un altro
Appennino è possibile, USI CIT BO, MO, PR e RE
Un corteo e una manifestazione importante, partecipata e determinata che ha ribadito
la richiesta di un cambio di rotta radicale nelle politiche di carattere ambientale sin qui messe in campo. Con essa abbiamo inteso contrastare l’inaccettabile negazionismo del governo, che continua colpevolmente a non mettere in campo piani seri ed efficaci per contrastare il cambiamento climatico e procedere verso la
transizione ecologica, e anche la forte assenza e le politiche sbagliate prodotte dalla
Regione Emilia-Romagna su questo terreno, a partire dal tanto magnificato Patto per
il lavoro e il clima del 2020.
La manifestazione, assieme alla vicinanza con le popolazioni colpite dalle quattro
alluvioni in Emilia-Romagna nell’ultimo anno e mezzo, ha inteso evidenziare
anche le scelte alternative che si tratta di introdurre e che investono l’insieme del
modello produttivo e sociale dominante.
In particolare, nostri obiettivi sono riassumibili nei seguenti punti: uscita
dall’economia del fossile; difesa, ripubblicizzazione ed estensione dei beni
comuni; moratoria su tutte le opere che prevedono ulteriore consumo di suolo;
cancellazione della legge regionale urbanistica 24/2017 e sua radicale
rivisitazione; moratoria e ridiscussione delle grandi opere stradali in rapporto
ad un’idea alternativa di mobilità; stop a nuovi impianti a fune volti a
incrementare i comprensori sciistici da discesa con grave danno per l’ambiente
montano; ridiscussione degli assetti aeroportuali; stop definitivo all’espansione
degli allevamenti intensivi e realizzazione di un programma per il loro
superamento; approvazione delle 4 leggi di iniziativa popolare regionale in tema
di acqua, rifiuti, energia e stop al consumo di suolo.
Infine, la manifestazione ha sottolineato la nostra contrarietà al ddl 1660
“sicurezza”, la svolta repressiva, al venir avanti di un’economia di guerra che
rilancia l’economia fossile e, ovviamente, vista anche la concomitanza con le
manifestazioni che si sono svolte sempre il 26 ottobre in diverse città, il nostro
impegno per affermare la pace, partendo dalla cessazione del fuoco in tutte le
aree di guerra.
La nostra iniziativa continuerà anche nel prossimo periodo di tempo e ci attendiamo
che anche la politica e le amministrazioni si misurino con le questioni che abbiamo
avanzato con la manifestazione di oggi.
Comitato Besta BO
Comitato contro ogni autonomia differenziata ER
Confederazione Cobas BO
Legambiente ER
Parents for Future BO
Rete Emergenza Climatica e Ambientale ER
Un altro Appennino è possibile
USI CIT BO, MO, PR e RE
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29/10/2024

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Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it