CORREGGIO - SCOPERTO IL LADRO SERIALE DI CORREGGIO: DENUNCIATO DAI CARABINIERI. Furto continuato in abitazione, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, invasione di terreni ed edifici, violazione di domicilio, ricettazione l’accusa mossa ad un 34enne dai carabinieri di Correggio. Per più di tre mesi, in maniera continuata, ed in orario notturno fra le ore 3 e le ore 6, si sarebbe reso responsabile di numerosi furti in abitazioni, su veicoli in sosta, violazioni di domicilio, prelievi fraudolenti. Il 34enne, presunto responsabile di una serie reiterata di colpi, avrebbe agito sempre da solo, nell’ambito del comune di Correggio. A seguito delle denunce presentate dalle plurime vittime, i militari correggessi avviavano una meticolosa attività di indagine, conclusasi con l’acquisizione di presunti elementi di responsabilità nei confronti del 34enne. Per questi motivi con l’accusa di furto in abitazione, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, invasione di terreni ed edifici, violazione di domicilio, ricettazione i Carabinieri della stazione di Correggio hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 34enne straniero. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. Le indagini svolte dai militari di Correggio, partivano in primis, dai plurimi interventi svolti presso le abitazioni in cui venivano commessi i furti, in cui venivano acquisite preziose dichiarazioni testimoniali. Successivamente, a seguito delle denunce di furto presentate dalle vittime presso la stazione, confluivano una congrua raccolta di elementi indiziari. I miliari avevano modo di appurare che il presunto ladro agiva sempre da solo e per lo più in orario notturno tra le ore 3 e le ore 6. L’uomo dopo essersi introdotto nelle aree cortilive delle abitazioni che aveva preso di mira, asportava denaro, carte di credito, biciclette, attrezzi da giardino ed oggetti vari sigarette, occhiali da sole, carte di credito dall’interno dei veicoli ivi parcheggiati, dai garage, cantine o locali di deposito ed in alcune occasioni anche all’interno delle abitazioni, dalle quali asportava qualunque oggetto di valore e derrate alimentari, riuscendo talvolta a prelevare denaro tramite le carte di credito asportate. Una ventina sarebbero i colpi che, stando alle indagini dei carabinieri correggesi, sarebbero imputabili al presunto ladro. Le approfondite e meticolose indagini svolte dai militari della stazione di Correggio, supportate anche da dichiarazioni testimoniali, e dall’individuazione fotografica a cui sono state sottoposte le vittime, consentivano ai carabinieri di Correggio di indirizzare le attenzioni investigative nei confronti dell’odierno indagato, fra l’altro già noto ai militari per reati specifici, pertanto, a carico del 34 enne, venivano acquisiti presunti elementi di responsabilità in ordine ai citati riferimenti normativi violati per la cui ipotesi veniva denunciato alla procura reggiana.
REGGIO EMILIA - CON UN TASER IN MANO RINCORRE IL PRESUNTO LADRO DEL SUO MONOPATTINO: DENUNCIATO DAI CARABINIERI
Porto di armi ed oggetti atti ad offendere sono le accuse mosse ad un 47enne dai carabinieri della Sezione Radiomobile di Reggio Emilia. Avrebbe riconosciuto l’uomo che lo scorso agosto gli avrebbe rubato il suo monopattino, ed impugnando un dispositivo storditore elettrico “Taser” lo ha iniziato a rincorrere. Si tratta di un 47enne, il quale, desisteva nella sua condotta solo grazie al tempestivo arrivo di una pattuglia della sezione radiomobile di Reggio Emilia, che erano stati allertati da alcuni passanti che avevano visto la scena. Giunti sul posto, gli operanti identificavano le due parti, trovando il 47enne in possesso del dispositivo storditore elettrico. Per questi motivi con le accuse di porto di armi od oggetti atti ad offendere, i carabinieri della sezione Radiomobile di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un 47enne residente a Reggio Emilia. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. È successo l’altra sera in via eritrea a Reggio Emilia intorno alle 19:00 di sera, quando, alcuni cittadini allertavano il 112 segnalando un uomo con in mano un dispositivo storditore elettrico “Taser” in mezzo alla strada, che inseguiva un ragazzo. La centrale operativa inviava nell’immediato una pattuglia della sezione Radiomobile dei carabinieri di Reggio Emilia, i quali giunti sul posto, identificavano le parti, riuscendo a fermavano la condotta delittuosa del 47enne, che veniva sorpreso con il Taser in mano. Appurati i fatti, entrambi i contendenti, venivano accompagnati in caserma, ricondotta la detenzione illecita dell’arma, i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Reggio Emilia al termine delle formalità di rito denunciavano il 47enne alla Procura della Repubblica con le accuse di porto di armi od oggetti atti ad offendere. Contestualmente i militari procedevano al sequestro dell’arma. Relativamente al presunto furto del monopattino non sono stati trovati riscontri ai fatti anche alla luce del fatto che il 47enne non aveva denunciato il furto.
REGGIO EMILIA - REGGIO EMILIA: ENTRANO IN TRIBUNALE CON COLTELLI, BLOCCATI E DENUNCIATI
Porto abusivo di armi l'accusa mossa a una donna e un uomo dai Carabinieri della sezione Radiomobile di Reggio Emilia che sequestrano 2 coltelli a serramanico. Una donna 45enmne e un uomo di 68 anni, entrambi abitanti in un comune del comprensorio ceramico reggiano, che si stavano recando in Tribunale per adempiere a delle questioni private nell’entrare nell'edificio, in due differenti momenti, sono stati fermati all'ingresso dagli addetti al controllo, immediatamente dopo che i segnali di allarme avevano cominciato a squillare. Sono subito intervenuti i carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Reggio Emilia. In disponibilità della donna è stato trovato un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di 22 centimetri, di cui 10 cm la sola lama mentre l’uomo è risultato possedere un coltello a serramanico lungo 19 cm di cui 7.5 di lama. Per questi motivi con l'accusa di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere i carabinieri intervenuti hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci la donna e l’uomo, sequestrando loro i rispettivi coltelli che possedevano. I relativi procedimenti, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale È successo ieri mattina all’interno del Palazzo di Giustizia di Via Paterlini a Reggio Emilia dove i carabinieri sono dovuti intervenire all'ingresso ed esattamente presso l'area dove si svolgono i controlli delle persone che accedono in Tribunale in quanto gli addetti al controllo avevano richiesto l'intervento avendo fermato alle 10 una donna di 45 anni e intorno alle 11.30 un uomo di 68 anni che avevano depositato sul nastro scanner le rispettive borse per i rituali controlli necessari per accedere al Palazzo di Giustizia. Al termine dello scanning il dispositivo elettronico d’allarme entrava in funzione in entrambi i casi segnalando la presenza di un coltello all’interno delle rispettive borse. I due fermati e identificati dai carabinieri della sezione radiomobile, in effetti risultavano possedere un coltello a serramanico. Dall'ingresso del Tribunale i due sono stati quindi condotti nella vicina caserma dei carabinieri di Corso Cairoli dove i militari provvedevano a sequestrare i due coltelli illecitamente detenuti e dopo le formalità di rito, procedevano alla loro denuncia in stato di libertà per il reato di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere.
05/10/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it