RUBIERA - 3 milioni di evasione recuperata e distribuita a 297 comuni in Italia
Emilia Romagna: 1° Bologna euro 88.689, 2° Modena 49.887, 3° Rubiera 40.266
Con decreto dirigenziale del fine settembre, è stata disposta l'erogazione del contributo, anno 2024, spettante ai comuni per la partecipazione degli stessi enti all’attività di accertamento fiscale e contributivo per l’anno 2023. Gli importi attribuiti a ciascun ente, che complessivamente ammontano a circa 3.025.602 euro, sono stati comunicati dal Ministero dell’economia e delle finanze.
I comuni che hanno effettuato segnalazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate nel 2023 sono stati in tutto 297, in netto calo in confronto agli anni passati, dovuto anche al fatto che da alcuni anni le somme recuperate dalle evasioni fiscali che arriva ai comuni dalle loro segnalazioni qualificate si è ridotta del 50%, a differenza degli anni passati, che veniva erogato il 100% dell'evasione recuperata.
In Emilia Romagna i comuni coinvoti dal beneficio sono in tutto 68 che tramite i loro Uffici Tributi e i Nuclei Antievasione della Polizia Locale hanno segnalato le varie irregolarità. Tra questi spicca in vetta alla classifica regionale Bologna con un importo di 88.689 euro, seguito da Modena con 49.887 euro e al terzo posto il piccolo comune Rubiera con 40.266 euro che supera di molto gli altri capoluoghi di provincia regionali.
In provincia di Modena ai 13 comuni interessati dal beneficio andrà la somma di circa 160.000 euro e la classifica provinciale vede al primo posto Modena con 49.887 euro (10° posto in ambito nazionale), seguito da Carpi con 33.669 euro e Soliera con 16.341 euro.
In ambito nazionale spicca in vetta alla classifica il comune di Milano con 397.991 euro, seguito da Genova con 381.871 euro e al terzo posto Prato con 184.579.
"Crediamo che la lotta all'evasione ed elusione fiscale messa in atto dai comuni debba continuare con più incisione", riferisce Donato Vena RSU CGIL del Comune di Modena che per 14 si è occupato di segnalazioni qualificate all'Agenzia delle Entrate nel Nucleo Antievasione Tributi della Polizia Locale.
"L'intreccio dei dati - continua Vena - messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate tramite il programma Siatel 2 va meglio utilizzato e i Comuni dovrebbero investire di più con corsi di alta formazione al personale, reperendo le risorse proprio dalle somme evase come prevede la normativa specifica; corsi da indirizzare non solo al personale degli Uffici Tributi ma anche al braccio operativo sul territorio che è costituito della Polizia Locale. Bisognerebbe infine che i Comuni, tramite l'ANCI incidessero sul Governo affinché venga ripristinata la percentuale del 100% da attribuire agli enti locali come era nel passato".
Restituire alla collettività il mal tonto dall'evasione fiscale pubblicizzando le opere o l'erogazione dei servizi ma mettere in essere deve essere un compito primario dei Sindaci che dovranno comunicare ai loro cittadini per accrescere lo spirito di legalità comune.
30/09/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it