CASSE D'ESPANSIONE VERRANNO MESSE A DIMORA NUOVE PIANTE
RUBIERA - AIPO   SUGLI   INTERVENTI   DI   TAGLIO   DEGLI   ALBERI   NELLA RISERVA   DELLA   CASSA   DI   ESPANSIONE   DEL   SECCHIA,   L’ENTE   PARCHI CHIEDE APPROFONDIMENTI E IMMEDIATI RIPRISTINI Dopo lo stop alle operazioni di taglio degli alberi nella Riserva naturale e Sito Rete Natura 2000 “Cassa di espansione del Fiume Secchia”, l’agenzia AIPo, titolare degli interventi, ha   prodotto   una   corposa   relazione   sullo   stato   dei   lavori   –   trasmessa anche all’autorità giudiziaria – dove dà conto dei rilievi effettuati che dimostrano “difformità   tra   quanto   previsto   in   progetto   e   quanto   eseguito”   rispetto   ai   tagli boschivi, aggiungendo che “la stessa impresa appaltatrice ha dichiarato di essersi resa   conto   di   aver   operato   in   difformità   di   quanto   previsto,   assumendosi   la responsabilità   e   dichiarandosi   disponibile   ad   attività   di   ripristino   con   nuove piantumazioni”,   che   andranno   ad   aggiungersi   alle   misure   di   compensazione ambientale già previste nel progetto approvato.L’Ente Parchi Emilia Centrale, gestore della Riserva, nel ribadire che non sono mai venuti   meno   in   questi   mesi   i   controlli   di   propria   competenza,   ha   prontamente chiesto ad AIPo di interrompere ogni ulteriore intervento di taglio o movimentazione dei terreni che possa compromettere le aree rimanenti e ha chiesto di fornire tutta la   documentazione   necessaria   a   definire   la   difformità   tra   quanto   previsto   nel progetto approvato a e quanto avvenuto sino alla sospensione dei lavori. L’Ente Parchi chiede anche ad AIPo un “immediato coinvolgimento e condivisione in merito alla   redazione   della   variante   di   progetto   che   presumibilmente   dovrà   prevedere remissioni in pristino dello stato dei luoghi ed ulteriori compensazioni rispetto al progetto approvato”.La lettera dell’Ente Parchi è indirizzata anche alla Regione Emilia-Romagna (che ha già interessato il Ministero dell’Ambiente della vicenda), ai Comuni interessati e ai comandi dei Carabinieri Forestali, a cui l’Ente chiede il coinvolgimento per i rilievi ed il riscontro di eventuali violazioni, mettendo a disposizione il proprio personale di vigilanza.





12/09/2024

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Paolo Ruini
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