CORREGGIO - AI DOMICILIARI PER RAPINA EVADE PERCHÉ’ HA CALDO: ARRESTATO DAI CARABINIERI
Evasione l’accusa mossa a un 30enne dai carabinieri della Stazione di Correggio. Dalla fine dello scorso mese di agosto era stato ammesso a beneficiare gli arresti domiciliari per il reato di rapina aggravata. L’altro pomeriggio è stato passeggiare per le vie del centro di Correggio, dai carabinieri della locale stazione, che sapendolo agli arresti domiciliari l’hanno subito fermato. “Sono uscito perché fa caldo e non voglio stare a casa”. Queste le parole dell’uomo alla domanda che i Carabinieri gli hanno rivolto circa i motivi perché non fosse a casa, sapendolo ai domiciliari. Per questi motivi, sussistendo la flagranza di reato, i carabinieri della stazione di Correggio, con l’accusa di evasione hanno arrestato un 30enne residente a Correggio, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Paci. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. L’uomo era stato arrestato sottoposto a fine dello scorso mese di agosto agli arresti domiciliari perché ritenuto responsabile del reato di rapina aggravata commessa in altra provincia. Dopo alcuni giorni dal beneficio, l’uomo per due volte era stato denunciato dai Carabinieri di Correggio per il reato di evasione, non essendo stato trovato a casa durante i rituali controlli svolti quotidianamente dai militari correggesi. Il pomeriggio del 4 settembre scorso però l’uomo è stato pizzicato in flagranza di reato e quindi arrestato. Infatti poco prima delle 14.00 del 4 settembre detto, una pattuglia dei carabinieri della stazione di Correggio durante un servizio di controllo aveva modo di notare, lungo via Vittorio Emanuele di Correggio, l’uomo camminare tranquillamente a piedi. Sapendolo ai domiciliari i militari lo raggiungevano fermandolo. Alla risposta di cosa stesse facendo nella pubblica via, l’uomo riferiva di aver troppo caldo a casa motivo per cui non volendovi stare era uscito. Una risposta certamente non esimente della presunta condotta delittuosa ravvisata motivo per cui l’uomo veniva condotto in caserma dove alla luce degli elementi di presunta responsabilità in ordine al reato di evasione, veniva arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana.
06/09/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it