REGGIO EMILIA RUBANO UN TRATTORE IN UNA FATTORIA F Nella mattinata di VENERDI 2 AGOSTO, presso la Stazione dei Carabinieri di Reggio Emilia Santa Croce il titolare di un’azienda agricola di Reggio Emilia ha denunciato un furto di un trattore agricolo subito nella notte. Nel dettaglio tra le ore 00:00 e le ore 02:30 del 2 agosto 2024, ignoti si sono introdotti all'interno dell'azienda agricola dopo aver forzato il cancello d'ingresso. I ladri quindi si sono impossessati di un trattore marca “New Holland” intestato all'azienda stessa. Il danno, attualmente in corso di quantificazione. Le indagini, da parte dei carabinieri della stazione di Reggio Emilia santa Croce, sono in corso per identificare i responsabili e recuperare il mezzo rubato.
REGGIOLO - PERSEGUITA DONNA LANCIANDOLE ANCHE LIQUIDO URTICANTE AL VOLTO: DENUNCIA E DIVIETO DI AVVICINAMENTO I carabinieri della Stazione di Reggiolo (RE) eseguono misura cautelare decisa dal Tribunale su richiesta della Procura reggiana che prescrive all’uomo l’applicazione del braccialetto elettronico. Dal mese di marzo, senza un apparente motivo, avrebbe offeso, minacciato di morte, pedinato, fino all’ultimo più grave episodio, in cui avrebbe persino aggredito la vittima gettandole sul volto e sul corpo del liquido di una sostanza urticante, cagionandole lesioni. Gravi condotte, quelle compiute da un giovane 26enne, nei confronti di una donna, con la quale aveva intrattenuto solo un rapporto di lavoro, e che hanno ingenerato nella vittima un grave e perdurante stato di ansia. Condotte che si sarebbero ripetute nel tempo da circa quattro mesi con frequenza sempre più ricorrente, a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Reggiolo, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica di Reggio Emilia un 26enne domiciliato a Reggiolo per il reato di atti persecutori. La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri di Reggiolo, ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo, del divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima mantenendo una distanza di almeno 1000 metri, e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo, anche indirettamente con la vittima. disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri è emerso come il giovane, un precedente cliente della ditta per cui lavora la vittima, senza apparente motivo, dal mese di marzo, avrebbe iniziato, a fissare e pedinare la vittima, sia a piedi che in auto, fino ad affiancarla con l’auto ed offenderla proferendo nei suoi riguardi epiteti offensivi. Nell’importunarla all’uscita dal lavoro, scattandole anche delle foto arrivando ad affiancarla con la propria autovettura la vittima mentre era a piedi, lanciandole al viso una sostanza liquida urticante che le causava lesioni giudicate guaribili, dai sanitari in qualche giorno e contestualmente la insultava per poi darsi repentinamente alla fuga. Nell’ultimo episodio, avvenuto l’11 luglio scorso, il 26enne, si affiancava con la propria autovettura alla vittima, che era intenta a rincasare dopo il lavoro, sempre a offendendola e minacciandola dì seguirla ovunque andasse dicendole testuali parole: “Ti seguirò ovunque andrai”. Gravi condotte persecutorie quelle subite dalla donna, tali da cagionarle un perdurante e grave stato d’ansia e di paura costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita, che riscontrate dai militari in forza alla stazione di Reggiolo hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana. Nella giornata di ieri, i militari della stazione di Reggiolo che hanno seguito le indagini, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione sottoponendo il 26enne al provvedimento cautelare. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
REGGIO EMILIA - COLPISCE L’AMICO CON UN COLTELLO AL DITO: DENUNCIATA DAI CARABINIERI
Lesioni personali aggravate l’accusa mossa ad una 24enne dai carabinieri della sezione radiomobile di Reggio Emilia. Sono ancora da chiarire le esatte cause che hanno portato, una ragazza di 24anni ad aggredire dapprima verbalmente e poi fisicamente un suo conoscente di 28 anni, a seguito di un accesa lite, avvenuta all’interno dell’abitazione del giovane, e culminata con un colpo di coltello al dito medio della mano destra della vittima. Giungevano sul posto i militari della sezione radiomobile di Reggio Emilia, allertati dalla stessa vittima, che riportavano la situazione alla calma. Il 28enne si recava presso il pronto soccorso di Reggio Emilia, venendo poi dimesso con una prognosi di 10 giorni a seguito delle lesioni riportate. Per questi motivi con le accuse di lesioni personali aggravate, i carabinieri della sezione radiomobile di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, una 24enne residente a Torino. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. L’origine dei fatti risale alla mattina del 30 luglio scorso quando intorno alle 09:30, per motivi ancora da chiarire, iniziava un’accesa discussione presso l’abitazione della vittima fra il giovane ed una conoscente. La lite, poi culminava con l’aggressione fisica della giovane 24enne nei confronti del giovane, che veniva colpito con un coltello al dito medio della mano destra. La vittima, allertava il 112, che inviava nell’immediato una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile di Reggio Emilia, i quali, giunti sul posto trovavano i due ad attenderli all’interno del condominio dell’abitazione della vittima. Il 28enne si recava presso il pronto soccorso di Reggio Emilia, venendo poi dimesso con una prognosi di 10 giorni. Il giorno successivo la vittima si recava dai carabinieri per formalizzare la denuncia. I militari, quindi, ricostruito l’accaduto, in quanto intervenuti sul posto, a seguito di ulteriori approfondimenti investigativi acquisivano nei confronti della 24enne elementi di presunta responsabilità in ordine al reato di lesioni personali aggravate per la cui ipotesi delittuosa la stessa veniva quindi denunciata alla Procura reggiana.
REGGIO EMILIA - MINACCIATO CON UN COLTELLO PUNTATO ALLO STOMACO: DENUNCIATI DAI CARABINIERI
Porto di armi ed oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata sono le accuse mosse a due uomini di 40 e 25 anni dai carabinieri della Sezione Radiomobile di Reggio Emilia.
Si trovava, nei pressi di un Bar di Reggio Emilia, quando per motivi ancora da chiarire, veniva minacciato con un coltello da due uomini rispettivamente di 40 e 25 anni, che poi si allontanavano. La vittima allertava nell’immediato il 112 che inviava sul posto una pattuglia dei carabinieri della sezione radiomobile di Reggio Emilia. I militari giunti sul posto, acquisivano le prime informazioni dalla vittima, e rintracciavano poco distante i due uomini, presunti autori della minaccia, uno dei quali, alla vista dei militari gettava a terra un coltello, che prontamente veniva recuperato dagli operanti, risultato essere della lunghezza complessiva di 16 cm di cui 7 di lama, all’interno di uno zaino. Per questi motivi con le accuse di porto di armi od oggetti atti ad offendere, e minaccia aggravata in concorso i carabinieri della sezione Radiomobile di Reggio Emilia hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, due uomini, rispettivamente di 40 e 25 anni entrambi residenti a Reggo Emilia. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. È successo l’altra sera dopo le 23,00, quando, i militari della sezione Radiomobile dei carabinieri di Reggio Emilia nello svolgimento di un servizio di controllo sul territorio, venivano allertati, a seguito di segnalazione giunta al 112, da parte di un giovane di 26 anni, che riferiva di essere stato minacciato con un coltello da due uomini. Giunti sul posto, i militari, acquisivano nell’immediato le prime informazioni dai presenti e dalla vittima, che riferiva di essere stato minacciato da due uomini, di cui uno dei due impugnava un coltello che gli avrebbe puntato allo stomaco, proferendo le testuali frasi: “Se non te ne vai finisce male…Ti buco”, dopo aver raccontato i fatti, indicava ai militari i due uomini, che erano poco distanti da loro. Quindi gli operanti si avvicinavano ai due, ed alla loro vista, uno, gettava a terra un coltello, di lunghezza complessiva pari a 16 cm di cui lama 7 cm, che prontamente veniva recuperato dai militari. A specifica domanda, l’uomo non dava ai militari, spiegazioni del perché avesse con sé il coltello. Appurati i fatti, ed a seguito di concordi dichiarazioni testimoniali, i due uomini, venivano accompagnati presso la caserma di Corso Cairoli, per ulteriori accertamenti, ed al termine delle formalità di rito i Carabinieri della Sezione Radiomobile di Reggio Emilia li denunciavano alla Procura della Repubblica in ordine ai citati riferimenti normativi violati. Contestualmente i militari procedevano al sequestro del coltello illecitamente detenuto.
NOVELLARA - SCHIAFFI E MINACCE CON MACHETE PUNTATO IN GOLA: 4 DENUNCIATI DAI CARABINIERI. Si tratta di quattro giovani, accusati tutti per porto di armi od oggetti atti ad offendere, mentre per due di lori anche l’accusa di minaccia aggravata e lesioni. Dopo aver discusso ad una festa privata, decidono di vedersi in un parcheggio di Novellara per chiarirsi. Le due vittime, vengono accerchiate e schiaffeggiate da quattro coetanei, ed una delle due vittime, viene minacciata con un machete puntato alla gola. Giunti sul posto i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Guastalla, appuravano i fatti, rinvenendo all’interno del veicolo, 2 machete in ferro battuto di 44 cm lama di con manico di 14 cm, 1 mazza da baseball in alluminio della lunghezza totale di 63 cm, un tirapugni in ferro della lunghezza di 12 cm. Nel bagagliaio dell’auto veniva rinvenuto: 1 mazza artigianale della lunghezza totale di 95, 1 tubo in gomma lungo cm 68 compreso di riduttore in alluminio, 1 mazza di legno della lunghezza totale di cm 130 cm. Per questi motivi con l’accusa di porto di armi od oggetti atti ad offendere i carabinieri dell’aliquota radiomobile di Guastalla (RE) hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia, quattro giovani aventi fra i 21 ed i 23 anni, residenti nella bassa reggiana, per due di loro, anche l’accusa di minaccia aggravata e lesioni. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale. E’ successo il 28 luglio scorso quando intorno alle ore 3,00 di notte, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Guastalla (RE), su richiesta della Centrale Operativa di Guastalla, si portavano presso il parcheggio di un ristorante situato a Novellara, in quanto era stata segnalata una lite tra giovani. Giunti sul posto, i militari, notavano la presenza di un gruppo di persone, che alla loro vista, cercava di allontanarsi. I militari acquisivano le prime informazioni, dai presenti e dalle vittime, identificate in due 21enni. Una delle vittime, riferiva ai militari che era stato minacciato e schiaffeggiato da due coetanei, armati, e che avevano poi riposto le armi all’interno di un veicolo che era parcheggiato a pochi metri da loro. Le vittime, raccontavano ai militari, che prima di giungere nel parcheggio del ristorante, si trovavano ad una festa privata, ed era nata una discussione per futili motivi, con alcuni di loro, ed al fine di evitare litigi si erano dati appuntamento presso il parcheggio per chiarirsi Giunti sul posto, una delle due vittime, veniva immediatamente accerchiato da quattro ragazzi, ed uno di loro, gli si avvicinava con due machete in mano appoggiando la lama di uno dei due machete al collo proferendogli testuali parole: “dimmi cosa vuoi chiarire”, poi spostava il machete, si avvicinava un altro dei ragazzi e gli sferrava tre schiaffi al volto. A quel punto interveniva il suo amico, che si frapponeva fra loro, venendo anche lui schiaffeggiato. I militari dopo aver sentito i fatti, identificavano i presunti aggressori, e successivamente, procedevano con la perquisizione veicolare, rinvenendo sotto i sedili anteriori: 2 machete in ferro battuto di 44 cm lama di con manico di 14 cm, 1 mazza da baseball in alluminio della lunghezza totale di 63 cm, un tirapugni in ferro della lunghezza di 12 cm. Nel bagagliaio dell’auto veniva rinvenuto: 1 mazza artigianale della lunghezza totale di 95, 1 tubo in gomma della lunghezza totale cm 68 compreso di riduttore in alluminio, 1 mazza di legno della lunghezza totale di cm 130 cm. Alla luce dei fatti, ed a seguito di concordi dichiarazioni testimoniali, venivano acquisiti, carico dei quattro giovani, elementi di presunta responsabilità in ordine ai citati riferimenti normativi violati. I quattro, venivano accompagnati presso gli uffici della caserma di Guastalla, venendo denunciati alla Procura reggiana, tutti, in ordine al reato di porto abusivi di armi od oggetti atti ad offendere, per due di loro anche l’accusa a vario titolo di lesioni e minaccia aggravata Contestualmente, i militari procedevano al sequestro delle armi rinvenute.
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03/08/2024
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it