CRONACA NERA REGGIANA
CORREGGIO - QUADRICICLO SI RIBALTA, FERITO CONDUCENTE I rilievi dell’incidente sono a cura dei carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano. Un incidente stradale si è verificato questa notte, poco dopo le 3.30 lungo la via Carpi del comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia, in conseguenza del quale un 27enne correggese è rimasto ferito per i traumi riportati a seguito dell’incidente. Secondo una prima ricostruzione, ancora all’esatto vaglio dei carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano che hanno proceduto ai rilievi di legge il 27enne si trovava alla guida di un quadriciclo quando nel percorrere via Carpi perdeva il controllo del mezzo che si ribaltava. L’uomo immediatamente soccorso dai sanitari inviati dal 118 veniva condotto all’Ospedale di Carpi per le cure del caso. I rilievi per stabilire le esatte cause sono al vaglio dei carabinieri. Sul posto anche i vigili del fuoco



QUATTRO CASTELLA VESSAZIONI E MINACCE ALLA COMPAGNA ANCHE DAVANTI ALLA FIGLIA: DENUNCIA E DIVIETO DI AVVICINAMENTO I carabinieri della Stazione di Quattro Castella eseguono misura cautelare nei confronti di un 35enne decisa dal Tribunale su richiesta della Procura reggiana. Dal gennaio 2022, anche a causa della forte gelosia, avrebbe messo in atto una serie di condotte maltrattanti in cui vessava fisicamente e moralmente la sua compagna mediante continue gravi offese, insulti e minacce di morte anche davanti alla figlia minore. L’ultimo episodio ha visto l’uomo aggredire fisicamente la compagna, causandole ferite giudicate dai sanitari guaribili in 7 giorni, strattonandole i capelli e spintonandola fino a farla cadere al pavimento dove la colpiva con ripetuti calci all'addome e proseguendo dopo, a colpirla con schiaffi e pugni alla schiena, fino a quando la vittima riusciva a fuggire via di casa ed allertare i carabinieri. Condotte che hanno ingenerato nella donna un perdurante e grave stato d'ansia e di paura ed un fondato timore per la propria incolumità e quella della figlia. L’indagato, un 35enne, si sarebbe macchiato di tali condotte delittuose per le quali, al termine delle indagini, i Carabinieri della Stazione di Quattro Castella, a cui la donna si è rivolta, l’hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. La Procura reggiana, diretta dal Procuratore Capo Calogero Gaetano Paci, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri di Quattro Castella, ha immediatamente richiesto ed ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare, con assoluto divieto di accedervi per qualunque ragione senza l’autorizzazione del Giudice e il divieto assoluto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla donna. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, dal gennaio 2022, da quando era cominciata la convivenza, l’uomo, aveva assunto delle condotte vessatorie sia sul piano fisico che psicologico ai danni della compagna. Infatti, aveva iniziato ad usare violenza fisica nei suoi confronti, tirandole schiaffi al volto, e anche morale offendendola con gravi epiteti ingiuriosi. Col passare del tempo gli episodi violenti, divenivano sempre più frequenti. Alcuni di questi episodi si erano verificati anche quando la donna era in stato di gravidanza, nello specifico, in questa condizione, l'uomo l'avrebbe percossa sulla schiena e le avrebbe gettato contro dei bicchieri in vetro. La donna, pertanto, temendo per la propria incolumità e per quella della figlia che portava in grembo, si faceva ospitare dalla madre. Nell'ultimo periodo gli episodi di maltrattamenti avvenivano con una frequenza quasi giornaliera, ed in due episodi il compagno l'aveva aggredita verbalmente e minacciata con un coltello, mosso da gelosia nei suoi confronti. Nell’ultimo più grave episodio, iniziava ad offenderla per poi spingerla a terra e percuoterla con calci all'addome e tiri di capelli. Sottrattasi dalla presa dell'uomo riusciva a contattare i carabinieri e poi si recava presso il pronto soccorso che la dimettevano con una prognosi di 7 giorni. Gravi episodi delittuosi, raccolti in una dettagliata denuncia che riscontrati dai carabinieri hanno portato all’odierno provvedimento cautelare immediatamente richiesto ed ottenuto dalla Procura di Reggio Emilia. I Carabinieri della stazione di Quattro Castella ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione sottoponendo l’uomo al provvedimento cautelare. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

REGGIO EMILIA - PRIMA IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO POI LO VIOLA E GLI DANNO I DOMICILIARI MA EVADE: ARRESTATO Evasione l’accusa mossa a un 50enne dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Reggio Emilia. Dalla fine di giugno, era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, dopo che aveva violato più volte, la misura del divieto di avvicinamento nei confronti della moglie. L’uomo dal novembre 2023, anche a causa dell’uso di sostanze stupefacenti, ed in presenza della figlia minore, maltrattava la moglie insultandola, urlando durante le discussioni, percuotendola e minacciandola di morte dicendole che le avrebbe tagliato la gola e l’avrebbe portata al cimitero con lui stesso. In più occasioni le sottraeva il bancomat, impedendole di sostenere le spese basilari per la sopravvivenza, spendendo ingenti somme di denaro per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Maltrattamenti fisici e psicologici quelli computi dall’uomo nei confronti della moglie a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Reggio Emilia Principale, a cui la donna nel corso di una sofferta deposizione ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci un 50enne, in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia. La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale richiedeva e otteneva dal GIP del Tribunale reggiano, l'applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi al domicilio della persona offesa e ai luoghi frequentati dalla medesima nonché dei prossimi congiunti della vittima, mantenendo una distanza di almeno 500 metri, e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa. Provvedimento di natura cautelare che a fine maggio è stato eseguito, dai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Principale che hanno condotto le indagini. A seguito di plurime violazioni della misura imposta, il 50enne, si rendeva responsabile di ulteriori gravi condotte. L’uomo, chiamava più volte al cellulare la vittima, contattando anche la figlia, minacciandola di fargliela pagare e di tagliarle la testa se non gli avesse rilevato dove fosse la madre, nonché di uccidere la madre stessa. Le illecite condotte commesse dal 50enne, portavano ad un aggravamento cella misura con l’emissione della misura cautelare di natura restrittiva degli arresti domiciliari, richiesta ed ottenuta dalla Procura reggiana. I carabinieri, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura, vi davano esecuzione sottoponendolo al provvedimento degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico. Ieri i carabinieri di Corso Cairoli, intorno alle ore 11,00 durante lo svolgimento di un servizio di controllo sul territorio, si recavano presso l’abitazione del 50enne per i previsti controlli, accertando che in casa non c’era nessuno. Successivamente, l’uomo, veniva visto dai militari, correre sulla pubblica via in direzione della propria abitazione, per farvi rientro. Alla domanda dei militari sul perché non era in casa, l’uomo riferiva di essere uscito per fumare una sigaretta e prendere un po’ di aria. Alla luce dei fatti e considerata la flagranza del reato di evasione l’uomo veniva arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana.





22/07/2024

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Paolo Ruini
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