SAN POLO - RUBAVA SOLO LAMETTE DA BARBA
Entrava nei supermercati trafugando lamette per poi uscire senza pagare: preso dopo l’ultimo colpo alla Conad di San Polo d’Enza
Rubava lamette da barba nei supermercati del Reggiano: è stato incastrato dalle indagini dei carabinieri della stazione di San Polo d’Enza che hanno rivelato la serialità del ladro dedito, esclusivamente al furto di lamette da barba. In un solo supermercato le stime da inventario fate dai responsabili ai carabinieri sanpolesi hanno svelato negli ultimi due mesi ammanchi di lamette per alcune migliaia di euro. Le indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza hanno rivelato che l’uomo agiva con una tecnica collaudata tanto da meritarsi l’appellativo di ladro seriale. Entra all’interno delle attività commerciali con zaino in spalla dirigendosi negli scafali che espongono tali beni che preleva. Successivamente raggiunge delle zone d’ombra, cioè quelle dove non vi è la presenza dei dipendenti o quelle non coperte dalle telecamere riponendo nello zaino le lamette prelevate varcando le casse senza pagare alcunché. In questo modo, come accertato dai Carabinieri di San Polo d’Enza l’uomo ha “alleggerito” gli scafali del Conad del paese con furti “a rate”. Centinaia di lamette rubate con le stesse modalità che in soli 2 mesi, secondo le stime di inventario fatte dai derubati, hanno causato a un solo supermercato danni per alcune migliaia di euro. L’ultimo colpo dell’altra mattina è stato fatale: i dipendenti già insospettiti vedendo entrare il ladro seriale l’hanno monitorato fermandolo all’uscita. L’uomo, un 30enne romeno residente a Modena, alla richiesta dei controlli ha abbandonato lo zaino dandosi alla fuga. Non ha fatto molta strada è stato poi raggiunto dai carabinieri di San Polo d’Enza, che già allertati dal personale del supermercato, avevano predisposto idoneo servizio. Identificato nel menzionato 30enne è stato quindi denunciato per furto aggravato. L’ipotesi investigativa dei carabinieri di San Polo d’Enza, vista anche la tecnica collaudata è quella che il supermercato del paese più volte battuto dal ladro seriale, sia la punta di un iceberg di una serie di supermercati presi di mira tra il reggiano ed il modenese dal “navigato” ladro di lamette che non si esclude (dati i quantitativi sottratti che esuberano le “necessità perosnali”) si adoperi in una successiva fase di riciclaggio piazzando le lamette a compiacenti commercianti.
CORREGGIO. CLONAVANO CARTE DI CREDITO
I carabinieri della stazione di Correggio, grazie allo sviluppo di una meticolosa attività investigativa supportata anche dalle immagini dei sistemi di videosorveglianza dei distributori di benzina, dove le carte clonate veniva usate per riempire i serbatoi di vari mezzi ai danni di aziende di autotrasporto a cui le stesse carte venivano clonate, sono risaliti ai componenti di una banda di matrice moldavo – albanese con base operativa a Reggio Emilia i cui componenti sono ora finiti nei guai. Con l’accusa di concorso di uso fraudolento di carte di pagamento i carabinieri della stazione di Correggio hanno denunciato alla procura reggiana 5 moldavi poco più che ventenni e un albanese 30enne, tutti residenti a Reggio Emilia. A loro i carabinieri correggesi durante la fase delle indagini hanno sequestrato numerose carte di credito clonate su cui ora stano convergendo le indagini dei carabinieri per accertare quanti e quali altre aziende con le stesse modalità, accertate nell’odierna attività investigativa, siano state “alleggerite” dei rispettivi conti correnti. L’indagine avviata all’inizio del corrente anno ha visto un’azienda reggiana vedersi il conto corrente “alleggerito” di circa 10.000 euro per numerosi rifornimenti di benzina avvenuti mediante l’utilizzo di carte carburanti in suo alla sua azienda. Numerosi rifornimenti disconosciuti dallo stesso imprenditore che si è accorto dell’indebito uso quando si è visto a fine mese dover saldare il salato conto. I carabinieri della stazione di Correggo a cui l’imprenditore, titolare di un’azienda di autotrasporti, ha fatto denuncia, hanno avviato le relative indagini risalendo, anche grazie all’esame delle immagini del sistema di videosorveglianza del distributore dove i pieni venivano effettuati, agli odierni indagati nei cui confronti i carabinieri correggesi acquisivano una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di uso fraudolento di carte di pagamento per la cui ipotesi delittuosa gli odierni 6 indagati (5 moldavi ed un albanese) venivano denunciati.
GUASTALLA CONTROLLATE 310 PERSONE E 170 AUTOMEZZI
Tre conducenti sono stati sorpresi dai Carabinieri della Compagnia di Guastalla dopo aver fatto uso smodato di bevande alcoliche: a entrambi i conducenti i Carabinieri hanno ritirato le rispettive patenti di guida procedendo alle sanzioni previste dalla legge. Due conducenti sono stati trovati in possesso di sostanze stupefacenti ed ora rischiano la sospensione della patente mentre un quarto andato in escandescenza a seguito della contestazione di una contravvenzione in quanto sorpreso alla guida con il telefono si è rifiutato di fornire le generalità e per questo è stato denunciato. Altre due persone, sempre nel corso dei controlli stradali sono finite nei guai per ricettazione: uno è stato sorpreso alla guida di una bicicletta rubata l’altro con un telefono rubato in sua disponibilità. Questo è il bilancio dei serrati controlli stradali e del territorio eseguiti, con l’approssimarsi del weekend, dai carabinieri della Compagnia di Guastalla con il fine di garantire maggior sicurezza sulle strade. In tutto i Carabinieri hanno controllato 210 persone e 170 tra automezzi e motocicli nei posti di blocco e di controllo eseguiti nelle arterie stradali di maggior traffico dove hanno proceduto anche alla contestazione di alcune contravvenzioni al codice della strada in prevalenza per violazioni delle norme di sicurezza stradale. In particolare i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Guastalla hanno sorpreso 3 conducenti (un 20enne di Guastalla, un 38enne di Cadelbosco Sopra e un 45enne scandianese) guidare dopo aver fatto uso smodato di bevande alcoliche: per loro ritiro della patente e denuncia alla Procura reggiana per guida in stato d’ebbrezza. Un 30enne di Cadelbosco Sopra Brescello e un 20enne di Fabbrico sono stati sorpresi rispettivamente il primo con un grammo di hascisc e il secondo con mezzo grammo di hascisc ed altrettanto di marjuana: trattandosi di detenzione per uso personale non terapeutico i due conducenti verranno segnalati alla Prefettura reggiana che sulla scorta del rapporto stilato dai carabinieri potrà loro ritirare per la sospensione i rispettivi documenti di guida ed espatrio posseduti. Nei guai anche un conducente alquanto nervoso: sorpreso al telefono con la guida è stato contravvenzionato. Alla richiesta dei documenti l’uomo, poi identificato in un 28enne di Luzzara, si è rifiutato di fornire le generalità, circostanza per la quale è stato denunciato alla Procura reggiana per il reato di rifiuto a fornire indicazioni sulla propria identità personale. Guai penali anche per un operaio 33enne di Castelnovo Sotto e per un cittadino pakistano 37enne abitante a Luzzara, sono infatti entrambi stati denunciati ala Procura reggiana per il reato di ricettazione. Il primo è stato trovato in sella ad una bicicletta rubata a Campegine il 20 maggio scorso ai danni di una casalinga 30enne di quel centro mentre l’altro è stato trovato in possesso di un cellulare risultato rubato lo scorso mese a un impiegata 35enne di Luzzara.
15/10/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it