REGGIO EMILIA AUTO A FUOCO . Sebbene siano ancora da chiarire i motivi dell’incendio che poco prima delle 3,30 del 11 otobre 2016 11 ottobre 2016 ha interessato un’autovettura parcheggiata lungo Via Ca Marastoni di Reggio Emilia sono pochi i dubbi sull'origine dell'incendio, ritenuto doloso dai Vigili del Fuoco e Carabinieri, in quanto le fiamme si sono sviluppate dall’interno dell’abitacolo dell’auto dopo che i responsabili hanno rotto il deflettore cospargendo gli interni di liquido. L'allarme al 112 dei Carabinieri è giunto alle ore 3,30 circa di oggi 11 ottobre 2016 a cura dei vigili del fuoco di Reggio Emilia che stavano operando con una loro squadra. Terminate le operazioni di spegnimento che danneggiavano l’intero veicolo, gli operanti avevano modo di accertare che le fiamme interessavano una Ford Fiesta do proprietà di una 38enne reggiana. Riguardo i motivi che possano aver indotto ignoti a danneggiare l’auto, in assenza di elementi certi gli operanti non escludono nulla ivi compreso il gratuito atto vandalico. Sulla vicenda i carabinieri della stazione di Corso Cairoli hanno avviato le indagini, coordinate dalla Procura reggiana, finalizzate ad accertare con chiarezza i fatti verificatisi la scorsa sera nell’ipotesi delittuosa ravvisata di danneggiamento seguito da incendio.
QUATTRO CASTELLA FURTO NEL BAR Poco prima delle 4,00 di oggi 11 ottobre 2016 i carabinieri della stazione di Quattro Castella, su input della centrale operativa del comando provinciale di Reggio Emilia allertata da un istituto di vigilanza a cui perveniva l’allarme, intervenivano in via Circonvallazione della frazione Montecavolo di Quattro Castella l’intervento pertinente un sopralluogo di furto all’interno di un bar. Sul posto gli operanti unitamente al proprietario avevano modo di accertare che ignoti ladri dopo aver tagliato la saracinesca e forzato la porta principale d’ingresso si introducevano all’interno dei locali che ospitano l’attività commerciale asportando, stando ai primi controlli ancora in corso di esatto inventario, vari tagliandi della lotteria istantanea gratta e vinci, tabacchi e il fondo cassa, tutto in corso di esatto inventario. Tra danni cagionati per il furto e refurtiva sottratta i danni sono in corso di esatta quantificazione. Sulla vicenda i carabinieri hanno avviato le indagini in ordine al reato di furto aggravato.
BRESCELLO - PRESO L'AUOTORE DELLE SCRITTE Ha un nome è un cognome l’autore delle scritte contro i commissari del comune di Brescello: si tratta di un 60enne del paese identificato e denunciato dai carabinieri di Brescello, che hanno condotto le indagini unitamente ai colleghi del nucleo operativo della compagnia di Guastalla, alla Procura reggiana in ordine al reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui e vilipendio delle istituzioni. L’uomo, che ha reso piena confessione consegnando le bombolette spray utilizzate per le scritte e sequestrate dai carabinieri, ha “giustificato” l’azione dei due raid avendo all’asserita mancata attenzione degli amministratori delle richieste dell’indagato intenzionato a chiedere un’assemblea pubblica per discutere dei problemi del paese. Non essendo riuscito nell’intento ha deciso di mettere “nero su bianco” il suo disappunto. Pare proprio non voler trovare pace il paese di Peppone e don Camillo. Dopo le recenti operazioni antimafia e il recente commissariamento del comune, Brescello è stato oggetto di due consecutivi blitz notturni che hanno visto “comparire” sull’asfalto all’ingresso del municipio due scritte rivolte contro i tre commissari che dalla fine del mese di aprile amministrano il comune sciolto per presunte infiltrazioni mafiose. Venerdì era apparsa la frase ‘Prefetti perfetti svegliatevi’ e il sabato dopo la scritta ‘Lasciate ogni speranza a voi che entrate’, con le classiche ‘A’ del simbolo degli anarchici. Da subito le indagini dei carabinieri di Brescello, condotte sotto il coordinamento della Procura reggiana e congiuntamente ai colleghi del nucleo operativo della compagnia di Guastalla, hanno rivelato che dietro quelle scritte vi fosse la stessa mano. Non certamente quella di un anarchico ma piuttosto quelle di un brescellese insoddisfatto molto probabilmente di qualche richiesta rivolta al comune, che dalla primavera è diretto da tre commissari nominati dal ministero degli Interni. La pista battuta dai carabinieri si è rivelata corretta alla luce del fatto che ieri sera, a meno di 48ore dai fatti, i carabinieri sono risaliti all’autore ora denunciato-
12/10/2016
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it