MODENA -I nonni hanno gettato le basi, i padri l’hanno costruita. I figli invece sono indecisi tra vendere e chiudere.
Una cruda verità che colpisce l'universo del manifatturiero emiliano. Il mondo cambia e, spesso, non in meglio. La notizia del passaggio di Spm al gruppo Electrolux ha scosso anche gli imprenditori e i funzionari di Confimi, che hanno appreso dai giornali locali del passaggio della nota azienda di Spilamberto in mani straniere. Non una notizia negativa, ma chiaramente una notizia che porta gli associati di Confimi a riflettere su quanto sta accadendo nei meandri più intimi della nostra imprenditoria.
“Aziende importanti sono passate in mani straniere, marchi storici modenesi o reggiani che cambiano bandiera e che vanno altrove, tutto questo mi ha fatto riflettere. Perché i giovani imprenditori non possono fare a meno di chiudere o di vendere? Certo, fortunatamente non è una regola, ci sono tantissimi figli d’arte che portano avanti in maniera brillante l’azienda di famiglia. Però spesso leggo notizie di questo tipo. Non è il caso della Spm, ma sempre con maggiore frequenza vedo colossi del manifatturiero nostrano espatriare altrove” Così Giovani Gorzanelli, presidente di Confimi Emilia e titolare della Margen, l’imprenditore inoltre ha aggiunto: “Probabilmente è colpa nostra, forse non siamo riusciti a costruire una classe dirigente in grado di fare da scuola ai giovani imprenditori, a questo aggiungo che in Italia è sempre più difficile fare questo mestiere, le piccole e medie imprese sono diventate il bancomat della cattiva politica” Gorzanelli inoltre ha aggiunto alcune riflessioni legate a questi illustri espatri: “Aziende che restano a Modena ma che cambiano bandiera. Siamo sicuri che questi gruppi manterranno legami forti col territorio? Oppure si affideranno a nuovi fornitori? Rischiamo di lacerare il rapporto tra le aziende più importanti della zona e il territorio” Gorzanelli ha concluso dicendo: “Il problema principale è legato alla capacità di aiutare i giovani imprenditori a subentrare in cabina di regia, affronteremo questo problema insieme, in Confimi, per cercare di trovare delle soluzioni”
In allegato una foto di Giovanni Gorzanelli con Stefano Bianchi, direttore di Confimi Emilia
04/10/2018
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it