MODENA– Avviato a Bruxelles il progetto di ricerca FINSEC (Integrated Framework for Predictive and Collaborative Security of Financial Infrastructures), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020 e dedicato al tema della cybersecurity nel settore finanziario.
Banche ed istituzioni finanziarie costituiscono da sempre bersagli tra i più appetibili per singoli ed organizzazioni criminali. L’avvento di Internet ha ulteriormente esacerbato tale fenomeno, estendendolo ad una dimensione mai rilevata fino ad oggi, con 1.06 milioni di attacchi informatici rivolti al settore bancario nel solo 2016. Nell’ultimo biennio il trend si è confermato in espansione, con un vero e proprio boom di cyberattacchi contro le reti informatiche su cui poggiano gli istituti bancari e finanziari, contro l’infrastruttura SWIFT che gestisce le transazioni interbancarie, ATM (i tradizionali “sportelli Bancomat”) e POS (ovvero i terminali per i pagamenti via carte elettroniche).
Come sottolineato dal direttore di Europol, Rob Wainwright, l’aumento nel livello di sofisticazione dei cyberattacchi “è in grado di minacciare la sopravvivenza stessa di diverse infrastrutture critiche, sicuramente quelle dei settori finanziario e bancario”. Tale scenario, il collasso della backbone economica di un Paese europeo, renderebbe impossibile l’accesso ai conti correnti e l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronico da parte di cittadini ed imprese, con conseguenze devastanti. Un piccolo esempio ci è stato fornito proprio nei giorni scorsi, con il malfunzionamento verificatosi nella rete telematica di VISA, che ha impedito milioni di transazioni.
Il progetto di ricerca FINSEC interviene in questo contesto, ponendosi l’obiettivo di sviluppare un’architettura di riferimento per la sicurezza, che ne permetta agli attori del mondo finanziario la gestione integrata (sia fisica che cyber). Tale architettura renderà possibile reagire tempestivamente agli attacchi, promuovendo al tempo stesso la collaborazione tra diversi stakeholder nel valutare e mitigare il rischio nell’ambito dell’intera financial supply chain.
FINSEC, coordinato da GFT Italia, vede la partecipazione di 22 organizzazioni provenienti da 9 Paesi europei, tra cui leader dell’informatica (Atos, IBM, Fujitsu, HP) e dei settori bancario e finanziario (Liberbank, Istituto Centrale della Banche Popolari, SIA, HDI). Tra i partner italiani che fanno parte del consorzio un ruolo chiave è ricoperto da Zanasi & Partners, PMI con sede a Modena, che negli anni si è affermata quale importante attore nel settore della ricerca europea in materia di sicurezza e difesa.
Il progetto FINSEC, che ha ricevuto un finanziamento di 8 milioni di euro dalla Commissione Europea, prevede anche un ritorno economico per le organizzazioni coinvolte. Uno degli obiettivi è infatti quello di sviluppare un marketplace per servizi di sicurezza, ovvero una piattaforma IT attraverso la quale le organizzazioni che nell’ambito di FINSEC hanno sviluppato innovative soluzioni di cybersecurity potranno commercializzarle, sotto forma di servizi, alle organizzazioni del mondo bancario e finanziario interessate.
FOTO REPERTORIO
08/06/2018
Autore:
Paolo Ruini
paoloruini@canaledisecchia.it