ZONA CERAMICHE Il Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi ha fatto visita il primo giugno 2021 al distretto ceramico di Sassuolo. Ad accogliere il Primo Ministro a Fiorano Modenese erano presenti il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il Presidente di Confindustria Ceramica Giovanni Savorani, assieme alle autorità civili, militari e religiose. Nell’occasione, Mario Draghi ha visitato lo stabilimento produttivo di una azienda ceramica del comprensorio dotato di impianti di ultima generazione, a testimonianza del livello di eccellenza e di sostenibilità raggiunto dall’intero settore ceramico italiano, che nell’ultimo quinquennio ha investito complessivamente in innovazione tecnologica 2,2 miliardi di euro.
Il Presidente dell’Associazione Giovanni Savorani ha delineato la fotografia del settore ceramico: “4,4 miliardi di euro di esportazioni l’anno scorso e la capacità, già nel primo trimestre del 2021, di recuperare il calo subito lo scorso anno. Il settore si compone di 20.000 addetti diretti e altrettanti nell’indotto e concentra in Emilia Romagna il 90% della produzione nazionale. Negli ultimi venti anni la produzione italiana è calata di 200 milioni di mq., circa gli stessi volumi incrementati dagli spagnoli, nostri principali competitor sui mercati internazionali”. Savorani ha sottolineato come non esista un unico fattore che spieghi questo calo, ma la presenza di una serie di cause concomitanti che hanno frenato la competitività delle imprese italiane. Primo fra tutti il costo del lavoro - dovuto al cuneo fiscale che penalizza imprese e lavoratori - che in Spagna è del 40% più basso, a cui va aggiunto il gap infrastrutturale di un distretto che movimenta ogni anno 18 milioni di tonnellate tra materie prime e prodotti finiti. “La bretella autostradale Campogalliano – Sassuolo consentirebbe di ottimizzare ulteriormente il trasporto su ferrovia, che già ora copre il 23% del totale movimentato, contro una media nazionale del 9%”. Da ultimo Giovanni Savorani ha chiesto una revisione delle linee guida europee per l’ETS, che consenta all’industria ceramica di rientrare dei costi indiretti sull’energia e che elimini le distorsioni presenti, come la speculazione finanziaria che ha portato il costo della tonnellata di CO2 dai 19 euro di novembre ai 54 euro di oggi. Il Presidente Giovanni Savorani ha concluso ricordando l’edizione di settembre di Cersaie, “la prima fiera internazionale dedicata all’architettura ed al design fatta in Italia dalla ripartenza, dove già oggi il 95% degli spazi disponibili è stato opzionato”.
Il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini ha esordito sottolineando il livello di eccellenza della sanità regionale: “tra poco le persone che avranno completato il ciclo di vaccinazione supererà il milione ed entro l’estate sarà possibile aver vaccinato tutti coloro che lo richiedono, anche perché presto agli hub vaccinali pubblici si affiancheranno quelli aziendali. La nostra Regione – ha proseguito Bonaccini – è una terra “del fare”, dove si costruisce il lavoro e si concilia la ricerca, l’innovazione, la manifattura e la sostenibilità dei territori. Alla fine del prossimo anno il PIL regionale supererà il livello pre-Covid. Come accadde dopo il terribile sisma del 2012, anche oggi siamo pronti a ripartire, coesi e determinati a fornire pieno sostegno ai progetti del PNRR”. Il Governatore ha ricordato la grande eccellenza del Tecnopolo regionale di Bologna, che renderà l’Emilia Romagna la prima data valley europea, con l’83% della capacità di calcolo nazionale e il 21% di quella comunitaria”. Bonaccini ha concluso il suo intervento confermando la priorità dello sblocco delle infrastrutture, da troppo tempo attese in questo territorio, già approvate e finanziate, che consentiranno al distretto un collegamento diretto con l’Europa.
Nella sua prima trasferta dopo la pandemia, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha voluto sottolineare il clima di grande entusiasmo e intraprendenza di questo territorio. “La ceramica italiana – ha rimarcato Draghi - rimane un’eccellenza nel nostro panorama manifatturiero e i numeri del commercio internazionale e del primo trimestre lo confermano. Il vostro settore ha sempre investito molto più della media nazionale e questo è sintomo di fiducia nel futuro. Il compito del Governo è di creare un clima favorevole e non ostile alle vostre iniziative imprenditoriali, sia sul piano infrastrutturale, che della formazione e sullo snellimento della burocrazia, per potenziare la crescita. Ora si apre una fase nuova che è quella della ripartenza: dobbiamo creare un Paese più giusto e moderno, che cresca in modo duraturo, non come negli ultimi 20 anni. I veri protagonisti della ripresa sono i distretti produttivi italiani. Serve un’Italia unita che cresca e che creda nel futuro”. Draghi ha poi sottolineato i primi stanziamenti del Governo, quali i 30 miliardi di euro per la digitalizzazione delle imprese, 18 miliardi per il programma Transizione 4.0 e 12 miliardi per sostenere gli investimenti in Ricerca e Sviluppo delle aziende. Verrà potenziato il sistema degli istituti tecnici per rendere l’apprendistato in linea coi fabbisogni delle imprese. “Di grande impatto per il settore – ha voluto sottolineare il Premier – saranno i 35 miliardi messi a disposizione per la riqualificazione di strutture edilizie pubbliche e private”. Infine, il Presidente Draghi ha ricordato il Decreto Semplificazioni, approvato in Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, che avrà l’obiettivo di ridurre le incertezze e i tempi della burocrazia, semplificando la vita di imprese e cittadini.
02/06/2021
Autore:
Paolo Ruini
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